Questo interessante saggio di psicologia morale parte
da una semplice domanda: perché le persone per bene si trovano spesso divise
sulle questioni che riguardano la politica e la religione?
Il libro di Haidt prova a rispondere pescando prove ed
esempi dalle scienze sociali, dalla biologia e dalla psicologia, aggiungendo contemporaneamente
alla lista altre stimolanti e complesse domande.
Cosa sta dietro i nostri giudizi morali? Come quest’ultimi si
sposano con un ben preciso orientamento politico e con un certo senso del giusto?
È possibile riuscire ad essere davvero più aperti nei confronti delle
convinzioni altrui? In che modo?
Il libro, pubblicato per la prima volta nel 2012, ha avuto
molto successo in questi anni dando vita anche all’omonimo sito web dove è
possibile scoprire di più sull'autore, ascoltare le interviste sul tema,
rileggere le recensioni e le discussioni suscitate dalla lettura del saggio a
firma di giornalisti, studiosi e lettori comuni.
Vi segnaliamo in particolare la sezione del sito Applying Moral Psych dedicata a come
applicare la psicologia morale in vari campi (dalla scuola al business, dai
gruppi religiosi a quelli di lettura) fornendo materiali di riflessione e di
condivisione che rendono la proposta di pensiero di Haidt interattiva, in fieri, e aperta a nuovi gruppi di lavoro.
Il messaggio provocatorio e brillante di questo libro getta dunque nuova luce sulle questioni di psicologia morale, mentre il tono divulgativo ne rende la lettura piacevole e coinvolgente.
Un libro per tutti, ma soprattutto
per chi vuole approcciarsi alla psicologia morale partendo da una presa di
coscienza del proprio modo di pensare e giudicare.
Lo trovate disponibile al prestito in biblioteca: goo.gl/vWqJ5i
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