È possibile rappresentare le passioni? La rabbia, l’eccitazione,
il dolore, la felicità, l’odio: sono sentimenti potenti e intensi la cui
caratteristica sembra a volte essere proprio la loro incomunicabilità. Eppure arte e letteratura sono imbevute e
alimentate da sentimenti e passioni, trasbordano di impulsi ingovernabili
tradotti in parola, musica, immagine…
Nel nostro libro del mese, Representing the passions. Histories, bodies, visions, si attraversano
diversi ambiti della creatività − dalla musica alla letteratura, dal disegno
alla digital art − alla ricerca del segno delle passioni e del modo in cui
esse trasfigurano l’arte facendosene amplificatore, ma al contempo eludendo
sistematicamente la possibilità di una rappresentazione definitiva e completa.
Rappresentare le passioni è infatti una sfida, ma
anche una vocazione per alcuni artisti come Picasso, Gauguin o Bill Viola che ne
hanno fatto uno dei punti salienti della loro poetica. Nella musica, nel teatro ma anche nella rappresentazione dei fenomeni naturali e degli altri animali, gli impulsi e la forza delle emozioni fanno capolino qua e là, punteggiando l'intera storia della cultura occidentale.
La natura fugace, intensa e spesso pre-sociale delle
passioni ci aiuta dunque ad aggiungere un importante tassello di comprensione e
fascino alla storia interdisciplinare dell’espressione artistica in Occidente, a partire da noi e da quegli impulsi che umanamente condividiamo.
Disponibile al prestito in biblioteca.
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