Velocità, violenza, dissonanza dei colori e contrasti
simultanei sono alcune delle caratteristiche della poetica futurista.
Marjorie Perloff ci racconta uno dei più potenti e
dissacranti movimenti della storia dell’arte e del pensiero europeo attraverso
temi, autori e tecniche caratteristiche.
Dalla Russia all’Italia, dalle parole all’immagine (e
viceversa), le premesse storico e artistiche del futurismo dei primi del
Novecento vengono fatte dialogare con le più recenti teorie postmoderne.
Il
volume prende le mosse dal momento in
cui l’entusiasmo futurista divampa, in parte in qualità di esperimento
pre-bellico, per dimostrare come il suo lascito visivo e polemico sia però
molto più duraturo di quel che si possa pensare.
Non solo storici dell’arte ma anche semplici appassionati
troveranno tra le pagine di The Futurist Moment. Avant-garde, avant
guerre, and the language of rupture nuove interessanti chiavi di
lettura e stimolanti riflessioni sul presente e sul futuro dell’arte.
P.s.: vi interessa il futurismo? Fino al 09 febbraio 2020 il palazzo
Blu di Pisa ospita le opere di alcuni degli artisti italiani più importanti del
movimento futurista. Trovate qui tutte le informazioni.
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