Il 31 Gennaio 2020, appena quattro giorni fa, la Brexit è
diventata realtà.
Il divorzio tra Unione Europea e Gran Bretagna apre adesso
scenari inediti per il progetto di unità politica del Vecchio Continente.
L’Unione Europea, entità sovranazionale, utopia resasi concreta all’indomani
della II Guerra Mondiale, sembra adesso affrontare il suo momento più nero.
Non solo in seguito all’addio da parte di uno degli Stati storicamente
più rilevanti per la sua identità politica e civile, ma anche per il sorgere e
proliferare di nuovi sovranismi in grado di negare la stessa ragion d’essere
dell’Unione, corrodendola dall’interno.
Da dove ripartire per pensare e progettare l’Europa dei
nuovi anni Venti? Forse, ancora una volta, è necessario prendere le mosse dal
passato. Per ripercorrere i passi di questo ambizioso progetto politico, le sue
fragilità e le sue identità molteplici: eminentemente democratiche, civili e
sovrannazionali.
L’avventura dell’unità europea. Una sfida con la storia e il futuro
è un libro che, pur se pubblicato qualche anno fa, ci aiuta a comprendere la
nostra comune casa europea, a ripercorrere le dinamiche che l’hanno resa
possibile e gli ostacoli che le impediscono tutt’oggi di divenire qualcosa più
che una semplice associazione economica, incapace spesso di far sentire il suo
peso nelle arene internazionali.
Quella dell’ UE è un’avventura ─ riprendendo il titolo del
libro di Castronovo ─ che sembra ad oggi costellata di qualche dis-avventura ma
che mantiene intatto il fascino di un’idea che ha regalato al continente quasi
75 anni di pace e prosperità.
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